Storie erotiche


“Il treno del piacere”

Una delle storie erotiche realmente accaduta a Federica Bella.

Se dopo la lettura delle storie erotiche volete chiamarla, questo il suo numero porno

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La prima delle mie storie erotiche … era un martedì di maggio e da Milano, per ragioni di lavoro, avevo un appuntamento a Roma con un impresario che mi voleva conoscere per un servizio fotografico ad una sua linea erotica di biancheria intima. Mi svegliai di buon ora per recarmi alla stazione e prendere il treno veloce che mi portasse a Roma; dovevo essere li puntuale per le ore 12:00. Mi ero vestita in maniera molto provocante con un vestitino a quadretti bianchi e grigi molto corto e con scarpe che contribuissero a slanciare ulteriormente la mia figura. Onestamente ero molto bella e, così appariscente, mentre raggiungevo la stazione centrale di Milano e parlavo al telefono lo sguardo erotico degli uomini cadeva scivolando tra le mie curve e questo mi mise di buon umore dandomi la certezza di essere adeguata, nell’immagine, per l’incontro con il manager. Ero sexy ed erotica allo stesso tempo.

Sesso in treno
Salii sul treno e stranamente il mio vagone era praticamente vuoto c’ero io ed altre tre persone ma molto distanti da me e così mi misi comoda tanto da addormentarmi da li a poco dopo la partenza.
Sarà trascorsa circa un ora quando il passaggio in una galleria mi svegliò, aprii gli occhi e mi accorsi che ero ancora nella galleria e le luci di cortesia del treno a mala pena illuminavano quel tanto per ragioni di sola sicurezza. In quella penombra notai davanti a me la figura di un ragazzo giovane seduto proprio di fronte e sarà stato il mio torpore a non farmi accorgere che il mio vestito era salito cosi tanto da far intravedere le mie mutandine sexy  e così messa, ingenua, sorrisi a quel ragazzo che contraccambiò rapidamente con una strizzatina d’occhio.
Uscimmo nel frattempo dalla galleria ed un raggio di sole dal finestrino colpì in maniera spudorata proprio il mio interno cosce ma di tutto ciò me ne accorsi dopo ed esattamente dopo che vidi quel giovanotto fissarmi ed accarezzarsi il suo pacco oramai ben gonfio e visibile. Feci finta di nulla e presi il telefono al fine di stemperare quell’imbarazzante momento erotico ma…
… non so cosa mi girò per la testa, sentii un brivido salire dalle mie gambe che allargai volutamente contraccambiando il suo sguardo penetrante ed avido di piacere.
Troia in trenoLa sua mano si faceva sempre più prepotente nell’accarezzare il suo membro oramai diventato duro e molto visibile sotto i suoi pantaloni di stoffa leggera ed io per tutta risposta nel riporre il telefono allargai ancora più  le gambe e con un gesto erotico della mano scomposi la parte superiore del vestito per far intravedere il mio seno con i capezzoli sfacciatamente turgidi che spingevano come volessero bucare la trama del tessuto. A quel punto il ragazzo, sentitosi incoraggiato dal mio atteggiamento, aprì la patta dei pantaloni e tirò fuori l’arnese, turgido per quanto duro ed io sorridendo lo fissai, la mia mano andò ad accarezzare la mia fica così bagnata da inumidire anche le mutandine che prontamente scansai per infilarmi due dita dentro. Lui da una parte si masturbava vistosamente ed io dalla mia toccavo la mia fica divenuta calda e vogliosa alternandoci negli sguardi; puntavo ritmicamente il viso e il suo membro pronto a schizzare di felicità. Oramai il turbinio erotico ci prese così tanto da masturbarci una davanti l’altro e, fissando lo sguardo, mi pizzicavo le labbra tanta era l’eccitazione. Il ritmo delle reciproche carezze aumentò vistosamente per raggiungere l’orgasmo insieme e con il suono delle nostre ugole che ansimavano di piacere. Senza dirci nulla ci siamo ricomposti e lui alzandosi mi disse solo “Devo scendere sono arrivato a Bologna, spero di rincontrarti non potrò mai dimenticare di aver preso “il treno del piacere”. Io frastornata andai in bagno prendendo la stessa direzione del ragazzo, la mia era la speranza per rivederlo e che mi chiedesse il mio numero di telefono tale e forte era stato quel momento erotico.
Arrivai a Roma, città bellissima sempre affascinate, ricca di colori sotto quel sole libero e potente ed ancora oggi il ricordo di quel viaggio mi crea turbamento. Il ricordo di una delle mie personali storie erotiche reali!

Questa è la prima delle mie storie erotiche vere  e mi ha spinta a diventare scrittrice erotica e non solo…

Federica Bella

Vi siete eccitati e volete sentirmi?
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